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venerdì 7 marzo 2014

Corea Mon Amour



Vivere in un mondo chiuso, governati da un dittatore senza scrupoli che ci controlla, affamati e prigionieri di un treno che non arriva mai a destinazione. Non è un viaggio con Trenitalia in Corea del Nord, si tratta invece di Snowpiercer, un film del regista coreano – del sud – Bong Joon-ho. Tratto dal fumetto francese Le Transperceneige, è ambientato interamente su un treno che, in un mondo che è stato congelato cercando di contrastare l'effetto serra,è diventato un'arca di Noè su rotaia. Visivamente debitore del Terry Gilliam di Brasil e de L'esercito delle 12 scimmie, con un cast internazionale dove spiccano gli inglesi Tilda Swinton e John Hurt, Snowpiercer si colloca nel filone della fantascienza post-apocalittica. Il viaggio di Curtis, il protagonista, lo porterà a una rapida ascesa sociale non priva di frenetici combattimenti e agghiaccianti rivelazioni. Al di là delle possibili interpretazioni sociologiche, il film è un solido blockbuster di buon intrattenimento, che mitiga la drammaticità della vicenda con qualche tocco comico. La locomotiva del cinema sudcoreano è lanciata, chissà dove ci porterà.

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